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Mori E. - Klimi G. - Shock Wave of explosion - Researchgate.net - Giugno 2019
Avevo raccolto molto materiale e così l'amico prof. George Klimi,  dei Dipartimento di Matematica  del NYC,  College of Technology & Pace University, New York, autore di quattro ottimi  libri di balistica, molto chiari e divulgativi,
      Exterior  Ballistics Ballistics With Applications 2008
      Exterior  Ballistics: A New Approach   2010
      Exterior  Ballistics: The Remarkable Methods  2014
      Elements  of Exterior Ballistics: Long Range Shooting First Edition  2016
ha deciso di affrontare  il problema dal punto di vista teorico, in modo approfondito ed in base a sue  personali esperienze, giungendo a nuovi risultati ragguardevoli.
    Da ciò un articolo in lingua inglese che può essere  scaricato dal sito scientifico 
  https://www.researchgate.net/publication/333755616_Shock_Wave_of_Explosion
Seguirà il testo nella versione italiana
In sintesi:
L'essere umano è l'obiettivo più importante dell'esplosione  di esplosivi o congegni esplodenti e i l bersaglio principale delle azioni  militari.
    Munizioni esplosive e cariche esplosive sono costruite per incapacitare  un grande numero di persone (bersagli cedevoli, soft)  e bersagli rigidi, hard (costruzioni,  armamenti, cannoni, ripari, ecc.) mediante l'onda esplosiva di cariche  esplosive, proiettili di artiglieria e d'aviazione, ecc. 
    Le munizioni esplosive hanno una carica esplosiva relativamente  grande (TNT, RDX, C-4, ecc.) necessaria per frammentare il guscio metallico e  creare l'esplosione necessaria per neutralizzare il personale militare e bersagli  duri attraverso l'azione distruttiva dell'onda  d'urto (Shock Wave). In generale, per munizioni esplosive con gusci  metallici, il raggio letale dell'onda d'urto della carica esplosiva è  relativamente maggiore rispetto al raggio letale dei frammenti derivati dalla  stessa munizione esplosiva.
    Questo articolo si propone di presentare al lettore,  interessato alla Fisica dell'Esplosione, metodi semplici per stimare le  caratteristiche quantitative dell'esplosione e prevedere il raggio letale e  distruttivo di SW sugli esseri umani e sui bersagli 
	duri.
    Ci sono molte controversie e vi è molta confusione nella  letteratura recente e in alcuni scritti accademici che cercheremo di  chiarire, usando un linguaggio semplice, il buon senso, fonti attendibili e  semplici illustrazioni.
    Abbiamo dimostrato che molti dei criteri e formule indicati  in letteratura sono stati ricavati dallo studio di grandi esplosioni,   atomiche o di grandi bombe di aereo,  non sono validi per piccoli quantitativi di esplosivi e abbiamo  fornito indicazioni corrette.
    Abbiamo dimostrato attraverso la risoluzione di problemi  concreti che i risultati relativi all'onda d'urto sono approssimativi, per lo  più con soluzioni solo indicative, ottenute in condizioni ideali o  semplificate.
    Abbiamo spiegato che il livello di lesioni/danni causati  dall'interazione di un oggetto (bersaglio cedevole o rigido) con l'onda d'urto  dell'esplosione dipende dalla potenza dell'esplosione, e quindi non abbiamo  criteri generali di valutazione validi per ogni tipo di onda d'urto con differenti  picchi e durata di sovrappressioni. In altre parole, i criteri, generalmente  utilizzati per classificare il danno causato dall'onda d'urto di enormi  esplosioni, non sono validi per esplosioni relativamente piccole.
Il documento non fornisce istruzioni su come costruire cariche esplosive o altri dispositivi esplosivi.
Bolzano, 14 giugno 2019
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